La National Reconciliation Week, che cade ogni anno tra il 27 maggio e il 3 giugno, commemora un momento storico fondamentale per l’Australia: il 3 giugno 1992, la Corte Suprema del Queensland decretò per la prima volta nel caso Mabo v. Queensland la titolarità dei diritti della comunità aborigena locale dei Meriam alle terre ancestrali.
Questi diritti erano stati negati per oltre due secoli ovvero da quando gli inglesi avevano decretato il territorio australiano "terra nullius", ovvero terra disabitata, l’atto che costituì l’inizio della colonizzazione forzata dei territori australiani.
“More than a word. Reconciliation takes action” è il tema della settimana nazionale della riconciliazione del 2021, che celebra anche i 20 anni di Reconciliation Australia, l'ente nazionale per la riconciliazione.
“La riconciliazione è un viaggio per tutti gli australiani, aborigeni, isolani dello Stretto di Torres e non solo. Si tratta di un’opportunità per incoraggiare tutte le comunità a partecipare alle attività”, spiega Karen Mundine, donna Bundjalung del Northern NSW e amministratrice delegata di Reconciliation Australia.
Anche il CEO della Federation of Ethnic Communities Councils of Australia (FECCA) Mohammad Al-Khafaji ha esortato tutti, anche gli immigrati, a impegnarsi nel processo di riconciliazione: “La nostra voce diventa molto più forte se ci uniamo alla voce del popolo delle popolazioni aborigene che ci hanno accolto in questo Paese. È nostro dovere conoscere la storia, sapere cosa hanno passato quelle comunità, perché abbiamo esperienze simili. Abbiamo affrontato il razzismo, e lo affrontiamo tuttora, l'ingiustizia desideriamo un Paese equo e giusto per tutti gli australiani”.
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Come e perché partecipare alla National Reconciliation Week?
SBS Italian
27/05/202108:12
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