Voce indigena in Parlamento, gli argomenti a favore e quelli contrari

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Una sostenitrice del "sì" e una del "no" per il referendum sulla voce indigena in Parlamento.

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Nei prossimi mesi un referendum chiederà agli australiani e alle australiane se sono o meno favorevoli all'istituzione di una Voce Aborigena e degli Isolani dello Stretto di Torres in Parlamento. Ma cos'è esattamente la Voce?


Tra ottobre e novembre di quest'anno, alle australiane e agli australiani verrà chiesto, tramite un referendum, se intendano autorizzare una modifica della costituzione tramite cui instituire legislativamente la Voce indigena in Parlamento.

Ma cos'è esattamente la Voce?
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Secondo il gruppo di lavoro delle First Nations, istituito dal governo sul referendum, la Voce sarebbe un organo consultivo permanente, che offrirebbe al parlamento australiano e all'esecutivo suggerimenti e proposte sulla legislazione e le politiche rilevanti per i popoli Aborigeni e delle isole dello Stretto di Torres.

A sostegno del sì c'è, tra gli altri, la ministra per gli indigeni australiani Linda Burney, secondo cui la richiesta dovrebbe essere onorata, perché è ciò che i leader indigeni hanno chiesto.
Il pomo della discordia, però, sembra essere la richiesta dei sostenitori del sì di inserire la Voce nella costituzione australiana, il che ha reso necessario il ricorso ad un referendum.

La Coalizione, seppur non integralmente, si è schierata per il No, e tramite il proprio leader Peter Dutton ha ribattezzato la proposta "The Canberra Voice": secondo i Liberali, inserire direttamente la Voce nella costituzione la renderebbe di fatto quasi impossibile da modificare.
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Fanno invece da contraltare a questa posizione coloro i quali vedono la via costituzionale l'unica che permetterebbe a questo organo rappresentativo un'esistenza duratura, senza essere messa in discussione ad ogni cambio di governo.
Il governo aveva sperato in un sostegno bipartisan: la storia mostra che è improbabile che un referendum abbia successo senza di esso.

Il referendum dovrebbe tenersi tra ottobre e novembre - una data precisa deve ancora essere annunciata.

Perché la proposta della Voce sia approvata, il voto avrà bisogno della maggioranza degli elettori nella maggioranza degli Stati: una doppia maggioranza difficile da raggiungere.

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